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Spektrumtattoo, Andrea Costa - Tattoo Maori tatuaggi Maori

Tattoo Maori

Tattoo Maori

I Maori sono gli indigeni che hanno avuto origine in Nuova Zelanda. Utilizzano una forma di body art, nota come Moko, ma più comunemente detta tatuaggio (tattoo) Maori . Questa forma d’arte è stata portata ai Maori dalla Polinesia ed è considerata altamente sacra.

Dal momento che il popolo Maori considerano la testa come  la parte più sacra del corpo, il tipo di tatuaggio (tattoo) più popolare tra i Maori è il tatuaggio facciale,  composto da forme curve e spirale come modelli. Spesso questo tatuaggio copre tutto il viso ed è simbolo di rango, stato sociale, potere e prestigio.

Per i Maori, il tatuaggio (tattoo) era (e per alcuni, lo è ancora) un rito di passaggio, il che significava che era molto venerato e ritualizzato. Il tatuaggio (tattoo) comincerebbe di solito durante l’adolescenza.

La cosa grandiosa dei tatuaggi (tattoo) maori tra i Maori è che ad oggi, non esistono due tatuaggi (tattoo) uguali. I Tatuaggi maori sono unici nel suo genere, sono sempre molto intricati  e dettagliati e rappresentano l’arte non solo l’artista della cultura Maori.

L’artista del tatuaggio (tattoo) Maori si chiama tohunga ta moko che significa specialista Moko. Questi tatuatori sono molto rispettati e considerati  inviolabili o santi.

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Tattoo Maori è un tatuaggio complesso

Il tattoo Maori tradizionalmente non comportava  l’uso di aghi; piuttosto i Maori usavano coltelli e scalpelli formati da denti di squalo, ossa affilate o pietre taglienti. Lo scalpello, chiamato anche UHI , era fatto da ossa di albatros anche se alcuni dicono fosse  fatto di ferro. Coltelli e scalpelli potevano essere  semplici e lisci o seghettati, e questi venivano utilizzati in modo intercambiabile a seconda del modello di destinazione o disegno sulla pelle.

Gli inchiostri che sono stati utilizzati dai Maori per la stesura del tatuaggio erano composti con prodotti naturali. Il Legno bruciato è stato utilizzato per creare pigmenti neri; mentre i pigmenti più leggeri erano ricavati da bruchi infettati con un certo tipo di fungo, o da gomma kauri  bruciata mescolata con grasso animale. I pigmenti venivano  poi conservati in contenitori decorati chiamati Oko , che divenivano cimeli di famiglia. Le Oko erano spesso sepolte quando non venivano usate.

Il pigmento nero estratto dal legno bruciato era riservato esclusivamente per i tatuaggi facciali;mentre quelli a base di insetti o gomma bruciata era utilizzato per contorni e altri tatuaggi meno venerati. Prima di iniziare l’opera il maestro studiava  la struttura facciale per decidere il design più accattivante. Come accennato prima, non esistono due tatuaggi maori uguali.